Cacciatori nel buio by Lawrence Osborne

autore:Lawrence Osborne [Osborne, Lawrence]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 41cb5eddc26a9b895b58a7c82ad403b25c6f2f58
editore: Adelphi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Non dormirono, come aveva previsto Simon, e durante la notte scoppiò un temporale; uscirono sulla veranda e fumarono. Si vestirono, riempirono la valigia e Simon scrisse un biglietto veloce al suo amico. «Problemi urgenti, non ho tempo di spiegarti». Lo lasciò sul letto insieme ai soldi e trascorsero le ore del buio uscendo dallo sballo. Non aveva idea di dove andare. Era solo questione di scomparire per qualche giorno, e stare in movimento probabilmente era meglio che fermarsi in un posto.

Forse potevano andare verso nord e cercare un villaggio dove nascondersi. L’aveva già fatto dopo che un affare di droga era andato storto. Una volta aveva venduto della cocaina al proprietario khmer di un club, il quale aveva deciso di ucciderlo perché secondo lui non era pura – un simpatico scherzetto. Aveva imparato tutti i trucchi dell’evasione, i mille e uno modi per sparire.

Si chiese che cos’avrebbe pensato il padre morto se l’avesse visto in quelle condizioni pietose. Il reboante, persuasivo uomo di Wall Street sarebbe rimasto più attonito che scandalizzato, ma nel profondo non si sarebbe sorpreso. Diceva a tutti i suoi amici che Simon era uno «scarto». Il suo unico figlio non aveva mai lavorato veramente per vivere e i suoi gusti erano sempre stati sospetti. Una morte violenta in Cambogia non gli sarebbe sembrata così imprevedibile, pensò Simon con risentimento. Gli sarebbe sembrata logica. Un corpo che galleggiava sul fiume all’alba con i calzini Brooks Brothers.

Verso le cinque finalmente si misero in moto. La pioggia scendeva con pigra crudeltà mentre salivano faticosamente verso la casa principale e buttavano la valigia nel bagagliaio. Tutti dormivano, e le cicale rombavano nei boschi che Mick diceva di aver comprato da Ta Mok, l’uomo più fidato di Pol Pot. Rimasero un momento fermi sui sedili davanti e si misero a ridere. Erano ancora mezzi fatti e gli effetti dell’eroina non erano finiti. Ciò nonostante accesero il motore e scesero piano per la collina scivolosa verso la pista che si snodava sul fianco della montagna. La prima luce stava per rivelare gli alberi di papaya nudi e arsi davanti a loro.

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